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Sintomi fisici dei Disturbi d’Ansia I Disturbi d’Ansia possono davvero provocare malesseri fisici privi di cause mediche: riconoscere la vera natura di questi sintomi aiuta ad intervenire prontamente per risolvere il problema. Il malessere fisico dell’ansioso Vediamo quali sono i sintomi somatici dei Disturbi d’Ansia, presenti con intensità e frequenza differente da caso a caso: Sintomi cardiovascolari: tachicardia, palpitazioni, extrasistolia, aritmia, dolore o fastidio al petto, ipertensione o cali di pressione, svenimento Sintomi respiratori: dispnea, sensazione di soffocamento, sensazione di nodo alla gola, asma (peggiora se già presente) Sintomi gastrointestinali: nausea, gastrite, reflusso gastroesofageo, diarrea, sindrome del colon irritabile Sintomi neuromuscolari: sensazione di sbandamento (gambe traballanti), tremore, rigidità, parestesie (sensazione di torpore e formicolio), contratture, tensione muscolare, debolezza e affaticabilità Sintomi neurologici: vertigini, sensazione di “testa vuota” o leggera, sensazione di sbandamento, tremore,) e vampate di calore Sintomi dermatologici: orticaria, rossore o pallore del volto, iperidrosi (eccessiva sudorazione) Sintomi urinari: impulso improvviso ad urinare, aumento della frequenza dell’orinazione (pollachiuria). Un intervento psicoterapeutico è la modalità privilegia per risolvere tutti questi sintomi e comprendere il motivi sottostanti alla produzione dell’Ansia.


La anorgasmia è un problema che interessa tante donne nel mondo. Questo disturbo a partire dagli ’70 veniva definito “frigidezza”, un termine popolare considerato però inadeguato e perciò sostituito con “disturbo della capacità orgasmica”. L’anorgasmia è essenzialmente questo e gli specialisti concordano sul fatto che essa sia un blocco e che si riveli nell’impossibilità di raggiungere un orgasmo anche dopo una fase di eccitamento. Esistono tre tipologie di anorgasmia Anorgasmia primitiva: è presenta in tutte le donne che non hanno mai avuto un orgasmo. L’aiuto psicoterapeutico mirerebbe ad eliminare tutti quelle inibizioni sessuali che influenzano la persona e a migliorare il rapporto di fiducia col partner. Anorgasmia secondaria: Questa seconda tipologia interessa invece quelle donne che per qualche motivo non riescono più ad avere orgasmi. Di solito questo tipo si manifesta quando la donna ha perso alcuni stimoli fisici e psicologici di cui ha bisogno. Anorgasmia casuale o situazionale: In questi casi la donna riesce a raggiungere l’orgasmo solo in determinate situazioni. Questa disfunzione sessuale deriva principalmente da un cattivo rapporto che si ha con la sessualità e il piacere. Tra le cause psicologiche che provocano l’anorgasmia vi è la mancanza di educazione sessuale, una forte educazione religiosa legata ai Read more…


La dismorfofobia è un disturbo psicologico caratterizzato da un’eccessiva paura di avere difetti sul proprio corpo. Il soggetto affetto da questo disagio è portato ad avere una visione irrealistica del proprio corpo e ad esserne ossessionato. Ma in realtà la sua immagina è normale. Il disturbo da dimorfismo corporeo mina il campo delle relazioni sociali e personali, conduce la persona a ridimensionare la propria vita che è completamente condizionata dall’immagine che ha del suo corpo o dei difetti che nota. Il disturbo colpisce prevalentemente i giovani adolescenti di entrambi i sessi. Le ragazze si vedono grasse, prendono di mira il proprio seno, i capelli, le cosce, i fianchi. I ragazzi inizieranno a preoccuparsi del pene, testicoli, i capelli. Queste ansie sono legate all’età del cambiamento, ma quando questa normale insicurezza si trasforma in fobia iniziano ad insorgere i disturbi per l’esigenza di porre rimedio al difetto. Bulimia, anoressia, stress emotivo sono i disturbi legati. Le cause della dismorfofobia sono legate ad una scarsa stima di sé e ad una forte insicurezza. L’adolescenza è un’età di cambiamenti e conoscere il proprio corpo può essere qualcosa che mette preoccupazioni eccessive. Ad incrementare il problema è la visione distorta che i media forniscono Read more…


NES (Night eating syndrome) o meglio conosciuta come ricorrenza alle abbuffate notturne è un disagio che si colloca tra 3 tipi di disturbi. Il disturbo alimentare, il disturbo del sonno e il disturbo dell’umore. Sarà compito dello psicoterapeuta riuscire a comprendere su quale binario viaggia questo ricorrere alla soluzione delle abbuffate notturne. Disturbo del sonno. Partendo da questo tipo di disturbo spesso il soggetto che durante la notte in preda alla fame divora tutto ciò che gli si presenta dinanzi cerca in realtà di trovare una soluzione per conciliare il sonno. L’assumere carboidrati o zuccheri ha un effetto sedativo sul sistema nervoso causando sonnolenza ma questa soluzione in realtà imposta anche un circolo vizioso per cui la notte seguente si avrà nuovamente lo stesso problema. Cosa induce questo circolo vizioso? Le abbuffate notturne comportano una serie di effetti collaterali che si ripercuotono sul resto della giornata costituendo le basi su cui si costruisce questo circolo vizioso. Tra gli effetti avremo sonnolenza mattutina, mancanza sistematica di appetito per la colazione, sensi di colpa e allenamenti continui per rimediare alle abbuffate notturne. Questi non fanno altro che peggiorare i sintomi predisponendo uno stato di rabbia e frustrazione che facilmente trovano rimedio nel Read more…


La Teoria dell’attaccamento è stata definita nel dopoguerra dallo psicologo e psicanalista britannico John Bowlby. Questa teoria ha costituito un modello di rottura rispetto alle teoria psicodinamiche classiche sullo sviluppo della relazione madre-bambino. La teoria ritiene l’esistenze ‘di una predisposizione innata negli esseri viventi, non solo negli uomini, a ricercare e mantenere una condizione di accessibilità fisica ed emotiva con la figura di riferimento o cargiver’. Sono state identificate, grazie al contributo di M. Ainsworth  prima e di M. Main e J. Solomon dopo, quattro tipologie di attaccamento. SICURO INSICURO EVITANTE INSICURO AMBIVALENTE DISORGANIZZATO Il bambino SICURO è un bambino che ha sempre manifestato le proprie emozioni negative, che attivamente ha preso parte all’ambiente che gli appartiene e che ha avuto figure di riferimento costanti. Un bambino sicuro sarà un adulto capace di rendersi indipendente dagli altri, di chiedere aiuto e in grado di riconoscere il momento del distacco. Il bambino INSICURO EVITANTE è un bambino che è stato costantemente abituato a inibire le proprie emozioni negative, perché segnali di debolezza e fragilità. La figura di riferimento è spesso infastidita da comportamenti che attirerebbero la sua attenzione, come ad esempio il pianto. Il bambino allora si forma rispondendo diversamente a Read more…


L’anoressia è un disturbo alimentare che a dispetto del nome (propriamente mancanza di appetito) si manifesta nella volontà di conservare l’appetito perché si ha sempre fame e sempre più voglia di non considerare questo bisogno. L’anoressia nervosa  comporta una totale paura di ingrassare legata ad un’ansia estrema di dimagrire. Ci si vede sempre grassi, sempre con qualche chilo in più. L’anoressia è un disturbo molto concentrato soprattutto in quei paesi industrializzati dove il cibo è molto facilmente alla portata di tutti. In un mondo globalizzato in cui i media stabiliscono i canoni di bellezza la donna è quella più soggetta a questo tipo di disturbo (nel 90% dei casi). L’età della pubertà è quella più critica e in questo periodo è sicuramente più semplice iniziare a vedere il proprio corpo come lontano da certe idee di bellezza preconcette. Il soggetto  assiste  a dei cambiamenti, a un riscontro con la propria sessualità. E’ un ‘bersaglio’ più facile. Se consideriamo poi la personalità del singolo individuo (bassa autostima o perfezionismo) il disturbo alimentare è più facilmente in agguato. Si inizia con una dieta. Il voler perdere peso risulta essere l’obiettivo più ricercato e spesso questo è accompagnato da un impegnativo sforzo fisico Read more…

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