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Il Disturbo oppositivo provocatorio (DOP) è un disturbo del comportamento che interessa l’ambito di interazione sociale del bambino.  Il bambino che presenta questo disturbo esibisce in maniera persistente rabbia – spesso inappropriata – irritabilità, comportamenti provocatori e oppositività che causano problemi di socializzazione. Per diagnosticare questo disturbo è necessario che il bambino presenti questi comportamenti per più di 6 mesi. I sintomi del DOP causano gravi problemi nelle relazioni sociali del bambino, contribuendo a lasciarlo solo e poco coinvolto nell’ambito sociale. Il disturbo oppositivo provocatorio spesso emerge intorno ai 6 anni. I sintomi riconosciuti del DOP: spesso va in collera; spesso litiga con gli adulti; spesso sfida attivamente o si rifiuta di rispettare le richieste o regole degli adulti; spesso irrita deliberatamente le persone; spesso accusa gli altri per i propri errori o il proprio cattivo comportamento; è spesso suscettibile o facilmente irritato dagli altri; è spesso arrabbiato e rancoroso; è spesso dispettoso e vendicativo Un comportamento di questo genere che duri da almeno 6 mesi deve comprendere uno di questi sintomi. Questo tipo di disturbo è riscontrabile nel 5-10% dei bambini, con un taglio statistico maggiore per i maschi. Le cause che realizzano questo disturbo è il risultato di Read more…


Il Mutismo Selettivo (MS) è un disordine dell’infanzia caratterizzato dall’incapacità del bambino di parlare in determinati contesti sociali. Può accadere che questo blocco della parola si presenti a scuola, davanti ad educatrici o insegnanti mentre a casa con i genitori o fratelli il problema non si pone. Il mutismo selettivo si riscontra soprattutto nei bambini che hanno un carattere timido e introverso, poco socievole con i compagni. Per comprendere la nascita di questo disturbo bisognerebbe concentrarsi sul carattere del bambino. Il mutismo selettivo non dipende da problemi legati al linguaggio, quanto piuttosto dal fatto che il bambino si sottrae a certe situazioni che per qualche motivo lo mettono a disagio e gli procurano uno stato ansiogeno. Per diagnosticare il mutismo selettivo è necessario constatare che il disturbo avvenga in determinate circostanze mentre in altre il bambino parla tranquillamente. E’ importante che a questo problema non venga associato ad altro tipo di disturbo, né ritardo mentale o problemi specifici del linguaggio. Per sua caratteristica il mutismo selettivo non è permanente ma tende a scomparire. Bisogna comunque considerare che il prolungato silenzio in determinati ambiti può avere delle conseguenze restrittive sulle abilità cognitive del bambino e provocare un impoverimento del linguaggio. Il Read more…


In età evolutiva può succedere che i bambini trovino difficoltà durante i dettati nell’associare un grafema al suono che gli viene dato. Questo genere di disturbo è definito disortografia evolutiva e rientra tra i disturbi specifici dell’apprendimento. E’ caratterizzato da un’evidente lentezza esecutiva nella realizzazione dei grafemi. Gli errori tipici possono essere di tipo fonologico – aggiunta o omissione di lettere – visivo ortografico ( scambio di c e q) oppure fonetico ( aggiunta o omissione di doppie). Secondo le statistiche del MIUR in riferimento all’anno scolastico 2014-2015 sarebbero stati 47.000 i bambini con disortografia evolutiva di varie scuole, classi e gradi. Sono state prese in considerazione diverse cause per definire l’origine di questo disturbo dell’apprendimento. Tra queste alcune possono essere ricondotte alla familiarità in linea diretta, uso di sostanze o alcolici da parte dei genitori. Per accertare questo disturbo possono essere effettuati dei test che favoriscono una valutazione precoce della disortografia evolutiva. Innanzitutto si passa ad un’osservazione diretta dei quaderni scolastici e vengono ascoltati insegnanti e genitori. Il metodo più veloce consiste nel dettato di un brano standard. TRATTAMENTO Esistono diverse modalità per affrontare questo disturbo volte a migliorare l’apprendimento dell’ortografia. Attività per favorire le abilita meta-fonologiche, come la Read more…

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