Tag Archives: psicologo afragola


Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo d’ansia caratterizzato generalmente da compulsioni e ossessioni. Le ossessioni  possono essere  pensieri, impulsi o immagini mentali che trasmettono ansia alla persona e la spingono ad attuare una serie di azioni ripetute. Sono considerati incontrollabili. I soggetti che soffrono di questo disturbo possono anche temere lo sporco e i germi, possono essere spaventati dal poter provocare danni a sé o altri, mettere in dubbio in maniera persistente i propri sentimenti verso il partner o il proprio orientamento sessuale. Queste esperienze mentali attivano emozioni negative quali paura, disgusto o colpa spingendo la persona a ricercare una soluzione al persistere del loro stato d’animo. Le compulsioni invece sono comportamenti ripetitivi o azioni mentali che hanno il fine di controllare e gestire i pensieri e le ossessioni della persona. Il disturbo ossessivo compulsivo può interessare la persona indipendentemente dalla sua età ed è molto importante che in questi casi venga curato adeguatamente. I sintomi del DOC possono essere diversi perché diverse sono anche le tipologie riconosciute dalla psicoterapia. Disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione. La persona è ossessionata dalla possibilità di poter essere contagiata da qualsiasi sostanza da lei ritenuta contaminante e dannosa. Disturbo ossessivo compulsivo da controllo. Read more…


La discalculia evolutiva è un  disturbo specifico dell’apprendimento per cui un bambino svolge operazioni aritmetiche con prestazioni inferiori a quelle previste per la sua età. Perché si possa parlare di discalculia bisogna considerare che questo disturbo si presenta nonostante il soggetto sia dotato di un’intelligenza nella norma, un’istruzione adeguata e un ambiente culturale e familiare adeguato. I bambini con discalculia evolutiva trovano difficoltà nel ragionare su operazioni che dopo una serie di esercizi solitamente dovrebbero riuscire ad eseguire. L’età scolastica in cui è possibile definire la discalculia evolutiva è verso la terza elementare. In quest’età infatti  il bambino riesce ad eseguire i calcoli in maniera autonoma. Chi è affetto da discalculia avrà i seguenti sintomi: difficoltà nell’identificare i numeri e nello scriverli, in particolare quelli composti da molte cifre difficoltà nel riconoscere le unità che compongono un numero difficoltà nell’identificare i rapporti fra le cifre all’interno di un numero difficoltà nel saper scrivere numeri sotto dettatura difficoltà nel numerare in senso progressivo ascendente e discendente difficoltà nello svolgimento delle quattro operazioni matematiche difficoltà nel cogliere nessi e relazioni matematiche difficoltà nell’associare ad una certa quantità il numero corrispondente difficoltà ad analizzare e riconoscere i dati che permettono la soluzione di Read more…


Quando vengono alterati gli equilibri di gioco che rendono stabile un rapporto e ci troviamo in una posizione che ci imposta perennemente su uno stato di sofferenza stiamo dando inizio a un gioco pericoloso. La dipendenza fa sì che una persona  viva un rapporto nella gelosia e nel possesso. Con l’altra persona si instaura un rapporto a senso unico nel quale il dipendente cerca di rispondere passivamente ai bisogni dell’altro oscurando completamente i propri. “Il dipendente affettivo non ama la persona per la sua bellezza e originalità, per il suo fascino e per il suo essere insostituibile, ma neanche lo rispetta, non lo ama neanche per la sua libertà, perché è incapace di vero amore in quanto il dipendente ama l’immagine archetipica che c’è nell’altro”. (Tu vali molto di più – dott. Carlo D’Angelo) L’altra persona diventa il baluardo di sentimenti che rispecchiano l’idea che il dipendente ha. Questa idea è il fulcro principale attorno al quale questo gioco imposta le sue regole. Un gioco che diventa pericoloso quando risulta difficile per il dipendente avere a che fare con il lato oscuro e quindi non vissuto del suo bambino interiore. Non ha stimoli nel ricercare quella chiave di volta che Read more…


La anorgasmia è un problema che interessa tante donne nel mondo. Questo disturbo a partire dagli ’70 veniva definito “frigidezza”, un termine popolare considerato però inadeguato e perciò sostituito con “disturbo della capacità orgasmica”. L’anorgasmia è essenzialmente questo e gli specialisti concordano sul fatto che essa sia un blocco e che si riveli nell’impossibilità di raggiungere un orgasmo anche dopo una fase di eccitamento. Esistono tre tipologie di anorgasmia Anorgasmia primitiva: è presenta in tutte le donne che non hanno mai avuto un orgasmo. L’aiuto psicoterapeutico mirerebbe ad eliminare tutti quelle inibizioni sessuali che influenzano la persona e a migliorare il rapporto di fiducia col partner. Anorgasmia secondaria: Questa seconda tipologia interessa invece quelle donne che per qualche motivo non riescono più ad avere orgasmi. Di solito questo tipo si manifesta quando la donna ha perso alcuni stimoli fisici e psicologici di cui ha bisogno. Anorgasmia casuale o situazionale: In questi casi la donna riesce a raggiungere l’orgasmo solo in determinate situazioni. Questa disfunzione sessuale deriva principalmente da un cattivo rapporto che si ha con la sessualità e il piacere. Tra le cause psicologiche che provocano l’anorgasmia vi è la mancanza di educazione sessuale, una forte educazione religiosa legata ai Read more…


Il Disturbo borderline di personalità è un disturbo della regolazione delle emozioni  che porta il soggetto a veloci cambi d’umore, una forte impulsività e difficoltà relazionali. Il disturbo borderline è uno dei disturbi di personalità più diffusi soprattutto tra i giovani. L’inizio avviene in età adolescenziale o prima età adulta. Il soggetto affetto da questo disturbo di personalità riesce facilmente a passare da uno stato di serenità a grande tristezza. E’ colpito da cascate emotive contrastanti che gli creano gran caos. Questi sbalzi emotivi sono dovuti ad aventi relazionali anche di media piccola portata che in altri soggetti non comporterebbero le stesse conseguenze o reazioni. La loro reazione emotiva è molto più immediata e duratura da qui la disregolazione emotiva che è più complicata da gestire. Un’altra particolarità di coloro che soffrono di questo disturbo è la difficoltà a riflettere in maniera oggettiva e lineare sui rapporti interpersonali, sulle proprie azioni e stati d’animo. Spesso intrattengono relazioni non molto durature e poco facili e tra le altre cose l’idealizzazione del partner è comune. Non conoscono mezze misure e questo si riflette anche nel giudizio sulle persone con cui intrattengono rapporti. Esistono solo buoni o cattivi quindi idealizzazione o svalutazione dell’altro. Read more…


L’anoressia è un disturbo alimentare che a dispetto del nome (propriamente mancanza di appetito) si manifesta nella volontà di conservare l’appetito perché si ha sempre fame e sempre più voglia di non considerare questo bisogno. L’anoressia nervosa  comporta una totale paura di ingrassare legata ad un’ansia estrema di dimagrire. Ci si vede sempre grassi, sempre con qualche chilo in più. L’anoressia è un disturbo molto concentrato soprattutto in quei paesi industrializzati dove il cibo è molto facilmente alla portata di tutti. In un mondo globalizzato in cui i media stabiliscono i canoni di bellezza la donna è quella più soggetta a questo tipo di disturbo (nel 90% dei casi). L’età della pubertà è quella più critica e in questo periodo è sicuramente più semplice iniziare a vedere il proprio corpo come lontano da certe idee di bellezza preconcette. Il soggetto  assiste  a dei cambiamenti, a un riscontro con la propria sessualità. E’ un ‘bersaglio’ più facile. Se consideriamo poi la personalità del singolo individuo (bassa autostima o perfezionismo) il disturbo alimentare è più facilmente in agguato. Si inizia con una dieta. Il voler perdere peso risulta essere l’obiettivo più ricercato e spesso questo è accompagnato da un impegnativo sforzo fisico Read more…

error: Questo contenuto è protetto!