
Sembra quasi impossibile ma, di fatto, la sindrome ansiosa esordisce soprattutto nell’adulto giovane, intorno ai 20 anni: stiamo parlando di uno stato d’animo caratterizzato da un intreccio di paure e tensioni – generalmente irrazionali – non correlate ad alcun preciso e concreto stimolo esterno. Sintomi La sindrome ansiosa spesse volte degenera in palpitazioni, tachicardia, tremori, nausea, vasocostrizione periferica, iperidrosi ed affaticamento respiratorio, conseguenza soprattutto (ma non solo) dell’aumento dei livelli plasmatici di corticosteroidi e di adrenalina. La sindrome ansiosa è una malattia psicologica che si traduce in effetti realmente apprezzabili, comportando una serie di conseguenze negative sullo stato d’animo del malcapitato: è un sentimento penoso di imminente pericolo e paura. Classificazione delle ansie In generale, la sindrome ansiosa si classifica in due grandi gruppi: Il primo gruppo è caratterizzato da ansie a sé stanti, come ad esempio attacchi di panico, fobie (es. aracnofobia), disturbi di tipo ossessivo-compulsivo (tensioni ed ossessioni percepite come inappropriate ed intrusive, che assediano i pensieri, divenendo insopportabili), ansia da stress; Il secondo gruppo comprende diverse tipologie generalizzate di sindrome ansiosa, come ad esempio ansie situazionali, ansie da prestazione, ansie da separazione ecc. Cause Al tempo attuale, per far fronte ai numerosissimi impegni ed obblighi quotidiani – Read more…