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Ansia da prestazione

Ansia da prestazione frequente tra i giovani e meno giovani. Ansia da prestazione parliamone


La famigerata ansia da prestazione raggiunge immancabilmente numerosi giovani e meno giovani nei loro momenti più importanti, e giunge all’improvviso e senza distinzioni. Questo deve far riflettere.
Ci hanno riempito la testa e siamo stati rimpinzati di chiacchiere a bizzeffe da queste televisioni pubbliche e private e alla fine ci sono riusciti. In pratica abbiamo iniziato a fare la diagnosi da soli, senza pareri di esperti e medici e le conseguenze sono state disastrose. Per il timore e la paura vera e propria di confessare dei disturbi che potevano creare imbarazzo a noi stessi, abbiamo iniziato a leggere manuali e a cercare materiale da tutte le fonti possibili.
Comprese quelle meno affidabili e alla fine il danno è stato fatto. L’ansia da prestazione ci ha preso completamente? Sbagliato, tutto sbagliato. Spesso quando facciamo la diagnosi da soli siamo portati a chiedere la cura che noi stessi abbiamo già scelto senza capire nemmeno di che malattia stavamo parlando.
E di cosa stiamo parlando? Ma naturalmente dell’ansia da prestazione. In pratica ora che i medici non scrivono e dialogano più con un linguaggio difficile, incomprensibile e basato sul classico latino, ora che tutto questo non esiste più e che noi siamo sempre più coinvolti nel valutare il nostro stesso stato di salute e quindi il nostro stile di vita non sembra essere una novità il tentativo di fare autodiagnosi. Purtroppo però come pazienti non siamo proprio i migliori, e quando il nostro medico ci propone una diagnosi che non collima con quanto ci aspettavamo o con quanto avevamo sentito in televisione, la delusione è forte e quasi ci nasce un senso di sfiducia nei confronti del medico.
Il termine ansia da prestazione è stato coniato recentemente ed è stato accettato positivamente da tutta la comunità sostituendo il più defraudante impotenza che attualmente infatti cade in disuso. Come se il termine impotenza abbia a che fare con la finanza, con le catastrofi ambientali e con i pettegolezzi dei gossip. Nulla di tutto questo. Le due espressioni sono certamente molto diffuse e spesso chiamano in ballo persone effettivamente ammalate e persone che invece dichiarano candidamente di aver cessato l’attività sessuale di loro spontanea volontà.

Fonte: attacchiansia.com

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