Autismo: nuove tecnologie come spinta all’interazione e alla comunicazione

Il team di ricerca del laboratorio Nac del dipartimento Teomesus dell’Università Federico II e il centro di riabilitazione campano Neapolisanit srl di Ottaviano (Na), mirano a sviluppare una nuova metodologia riabilitativa per soggetti affetti da sindrome autistica.

Il disturbo autistico incide in maniera drammatica sul normale sviluppo dell’individuo, compare in genere prima dei tre anni compromettendo principalmente le capacità di interazione sociale, comunicative e di immaginazione. E’ provato che l’adozione di adeguati programmi psicopedagogici focalizzati sulla Comunicazione aumentativa e alternativa (PECS, PSC, Comunicatori elettronici) e l’inserimento del paziente in specifici programmi riabilitativi e individualizzati, favoriscono un miglioramento nelle capacità di apprendimento, comunicazione e relazione con gli altri. Fino ad oggi i trattamenti più efficaci per la cura dell’autismo sono centrati sull “Applied behaviour analysis/verbal behaviour e sull’utilizzo di programmi di comunicazione aumentativa e alternativa che permettono di utilizzare pittogrammi, foto e immagini con i quali i soggetti autistici apprendono come indicare e/o toccare una moltidudine di immagini corrispondenti a ciò che desiderano, avviando così un tipo alternativo di comunicazione e interazione con l’interlocutore. Tra questi ultimi spicca il sistema PECS – “Picture Exchange Communication System”- che garantisce lo sviluppo di una comunicazione funzionale e di scambio sociale tramite un apprendimento a piccoli passi e con “rinforzi” volti a incoraggiare l’iniziativa del paziente.

Alla luce di tutto questo, i ricercatori del laboratorio Nac – laboratorio per lo studio dei sistemi cognitivi naturali e artificiali- del dipartimento di Teorie e metodi delle scienze umane e sociali dell’Università Federico II, in collaborazione con il team del centro di riabilitazione campano Neapolisanit srl, hanno elaborato uno studio volto allo sviluppo di una nuova metodologia riabilitativa che verrà testato nell’arco del 2012/2013.

Quattro bambini affetti da sindrome autistica in carico al centro Neapolisanit e che svolgono già trattamenti basati su PECS con cadenza bisettimanale, verranno posti all’interno di una stanza di riabilitazione che riprodurrà un classico ambiente domestico e all’interno della quale verranno posti vari oggetti dotati di sensori passivi RFID. I soggetti verranno muniti di un tablet collegato ad un particolare software che si attiverà qualora il soggetto lo avvicinerà ad uno dei tanti oggetti presenti nella stanza. Il sistema di software consenitrà di “dar vita” agli oggetti, che quando entreranno in contatto con il tablet, reagiranno emettendo suoni, parole, attivando luci o altri oggetti esterni. Anche i terapisti che saranno presenti nella stanza saranno a loro volta dotati di sensori RFID all’altezza del collo e lo studio verrà svolto in 5 fasi:

Si inizierà chiedendo al soggetto di avvicinare il tablet ad un oggetto o al terapista; nel momento in cui ciò avverrà il software farà apparire sullo schermo del tablet un’immagine di oggetto/azione/attività. Insieme a queste immagini apparirà anche una freccia che indica al soggetto di avvicinarsi al terapista per chiedere ciò che desidera. A quel punto il soggetto dovrà avvicinarsi al terapista e quest’azione determinerà il contatto tra il tablet e il sensore posto sull’adulto e dal tablet si udirà una voce registrata che nominerà l’oggetto/azione apparsa sullo schermo. Infine sullo schermo del tablet apparirà una sequenza di immagini cliccabili che consentirà al bambino di costruire una frase.

Lo studio intende verificare l’efficacia di una nuova metodologia comunicativa di ambient intelligence confrontando la PECS tradizionale e PECS digitale con oggetti interattivi. I bambini verranno valutati sulla base di diversi test volti a stabilire la loro età mentale e il loro grado di autismo prima dell’inizio dell’esperimento al fine di verificare se dopo di esso ci sarà stato maggiore o minore autoapprendimento. Le sessioni terapeutiche, inoltre, verranno completamente videoregistrate in modo da poter utilizzare le registrazioni per creare una checklist di comportamenti da adottare come schema di codifica delle funzioni di base quali attenzione, interazione, linguaggio, sofisticazione di gioco, associazione.

HANDImatica 2008

VII MOSTRA – CONVEGNO NAZIONALE 27, 28 e 29 novembre 2008
“TECNOLOGIE PER LA QUALITA’ DELLA VITA”
Bologna -Palazzo dei Congressi -Piazza Costituzione (zona Fiera)
Ingresso gratuito

I Temi Conduttori delle tre giornate di HANDImatica 2008 saranno: ESPERIENZE, TECNOLOGIA E PARTECIPAZIONE

Le tre giornate in cui si svolgerà HANDImatica prevedono un intenso programma sui temi delle tecnologie per la qualità della vita: convegni di “respiro” nazionale, seminari di approfondimento, workshop pratici, presentazioni di esperienze, laboratori mirati, foniranno occasioni di formazione, informazione, aggiornamento, approfondimento su come le nuove tecnologie possono, o potranno a breve, fornire soluzioni per l’integrazione delle persone disabili nei più diversi campi di applicazione (scuola, lavoro, società, salute, tempo libero, ambienti di vita).

http://www.handimatica.it/